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Su per il tubo

Shukri Said – Primavera Africana – Quando il Primo Ministro italiano Renzi disse che l’immigrazione era un problema europeo, che passava dall’Italia ma era diretto molto più a nord, non è stato immediatamente creduto dagli altri partner dell’Unione: i sorrisetti del 2011 sono stati sostituiti dalle meno appariscenti bottarelle di gomito, ma il significato d’irrisione era lo stesso.

Per i non vedenti e i non udenti è arrivata allora Ventimiglia. I francesi hanno provato a fare muro, ma la frontiera con l’Italia è troppo lunga e il muro elevato solo in riva al mare si è presto rivelato inutile.

Holland ha fatto tesoro del metodo italiano e ora la marea nera si è spostata a Calais assediando la Gran Bretagna e provando a passare su per il tubo del treno veloce tra Parigi e Londra.

Immigrati lungo la ferrovia Parigi - Londra

Immigrati lungo la ferrovia Parigi – Londra

Cameron urla e strepita contro l’invasione mentre molto più silenziosa e implacabile l’immigrazione passa dalla terra ferma limitando il tratto via mare tra la Turchia e la Grecia per poi risalire i Balcani e, dalla frontiera ungherese, entrare lo stesso in Europa.

In un mondo globalizzato da Internet, le immagini dell’opulento Occidente arrivano nei luoghi più sperduti e più infelici della terra, solleticando in tutti il desiderio di spostarsi in quell’area del mondo da decenni più pacifica, tranquilla e operosa per abbandonare le aree della fame, delle malattie, delle violenze, delle dittature e delle guerre.

Internet ha aperto i vasi comunicanti della felicità e l’immigrazione continuerà ad aumentare fin tanto che anche in Africa non arriverà un po’ di quel benessere che gronda in Occidente.

E’ tempo che l’Europa ne prenda atto e rivolga al sud del mondo la sua attenzione. Prima andrà a mettere mano in Africa con programmi di equità e di sviluppo, prima riuscirà a chiudere il rubinetto dell’immigrazione che impoverisce, prima di tutto, proprio i paesi in cui più si sviluppa sottraendogli i soggetti più coraggiosi e intraprendenti.

www.migrare.eu






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