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«Migranti, almeno 700 morti in tre naufragi. E’ strage di bambini. Minorenne incinta stuprata»

messaggero.it – Sono oltre 700 le vittime di tre naufragi nel Mediterraneo in questi ultimi giorni. Lo dice l’agenzia dei rifugiati dell’Onu, l’Unhcr. La stima, secondo quanto riferisce l’Unhcr, è data dalle testimonianze dei sopravvissuti. Ci sono poi centinaia di dispersi nel naufragio di giovedì scorso nel Canale di Sicilia. Lo hanno raccontato alcuni superstiti sbarcati a Pozzallo dalla nave Argo 29 che li ha soccorsi. A raccogliere le testimonianze sono gli operatori di Save the Children.

Intanto in questi ultimi giorni oltre 13mila disperati sono stati tratti in salvo, 65 sono le vittime accertate tra cui anche 3 neonati e centinaia i dispersi, uomini, donne e bambini finiti inesorabilmente in fondo al Mediterraneo. I numeri degli ultimi sei giorni sono impressionanti, non tanto in assoluto – i dati del 2016 sono allineati con quelli dello stesso periodo del 2015 ribadiscono al Viminale – quanto per l’intensità delle partenze: nell’ultima settimana sono salpati da Sabratha, Zuwara e dalle spiagge vicino Tripoli, a distanza di poche ore l’uno dall’altro, almeno una settantina di gommoni e una decina di barconi stracolmi.

Tra i migranti sbarcati a Palermo con la nave Bourbon Argos di Msf c’è anche una minorenne stuprata e rimasta incinta, secondo quanto riferisce il medico che l’ha visitata. Sono 500 gli uomini; 73 le donne e 31 i minori sbarcati con la nave. «A bordo ci sono 15 donne in stato di gravidanza – dice il medico Giuseppe Termini, direttore del Poliambulatorio Palermo Centro che coordina lo sbarco – e due hanno avuto minacce di aborto. La minorenne incinta è stata stuprata ed è terrorizzata. L’abbiamo affidata alla nostra equipe di psicologi».

​È arrivata intanto nel porto di Reggio Calabria la nave militare «Vega» con a bordo altri 629 migranti e 45 corpi recuperati in mare dopo l’ennesimo naufragio avvenuto al largo della Libia. I cadaveri raccolti in mare appartengono a 36 donne, sei uomini e tre minori con età che vanno da sei mesi a due anni. Tra i sopravvissuti ci sono 419 uomini, 138 donne e 72 minori di varia nazionalità (Pakistan, Libia, Senegal Eritrea, Nigeria, Siria, Marocco e Somalia).

Tra le 45 salme giunte al porto di Reggio Calabria c’è anche quella di un neonato di 8 mesi: lo afferma l’associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, i cui volontari erano presenti all’arrivo della nave. «La cosa più impressionante è il container frigorifero di 17 metri che è stato predisposto al porto per ospitare le salme allo sbarco.

Dei migranti arrivati in Calabria, 155 provengono dal barcone che si è rovesciato al largo delle coste della Libia. Alle operazioni di sbarco, coordinate dalla Prefettura di Reggio Calabria, partecipano i rappresentanti del Comune di Reggio, delle forze di polizia, dell’Azienda sanitaria e ospedaliera e del 118, le associazioni di volontariato e degli organismi umanitari. Le salme, che saranno portate in alcuni mezzi appositi messi a disposizione dalla Croce Rossa Italiana, sbarcheranno per ultime.

A Messina sono sbarcati altri 382 migranti condotti in porto dalla nave della Guardia costiera Peluso. Provengono dall’Africa Subsahariana e sono stati salvati nel Canale di Sicilia.

Domenica 29 Maggio 2016 – Ultimo aggiornamento: 30-05-2016 07:58

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