Le operazioni di sbarco, iniziate poco dopo le otto e sotto la pioggia, sono state come sempre pianificate e coordinate dalla Prefettura del capoluogo con il supporto delle Forze dell’Ordine, del Comune e della municipale, come anche della Capitaneria, dell’Usmaf, dei sanitari del 118, della Croce Rossa e dei Cavalieri dell’Ordine di Malta, del Coordinamento Migranti della Caritas e delle altre associazioni di volontariato.

Sulla banchina i migranti sono stati sottoposti alle prime cure sanitarie; allestito anche e per la prima volta un banchetto con oggetti personali di prima necessità. Tutti sono in buone condizioni di salute, anche se un paio sono stati trasferiti in ospedale per controlli (un uomo debilitato dal viaggio e la donna incinta di sette mesi) e sarebbero stati accertati anche un centinaio di casi di scabbia, trattati già all’arrivo dai sanitari presenti sul posto.

A conclusione di tutte le procedure gli immigrati, così come stabilito dal Piano di riparto predisposto dal Ministero dell’Interno, verranno trasferiti presso le strutture allocate in altre regioni della Penisola: 200 in Puglia, 50 in Toscana, 25 in Umbria e 25 nelle Marche. I minori rimarranno invece a Reggio.