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Truffa alla Banca Centrale somala: sostituiti soldi veri con falsi

Shukri Said – Blog Primavera Africana – he la Banca Centrale somala non fosse Fort Knox era di dominio pubblico, ma che vi si potesse fare una truffa come quella scoperta in questi giorni lascia veramente basiti: i soldi veri sono stati trafugati e al loro posto sono state messe banconote false.

La truffa è stata denunciata ufficialmente, dopo che le notizie hanno cominciato a circolare sulla stampa, dal Governatore dell’istituzione bancaria Bashir Isse Ali il quale ha scoperto che 530 mila dollari provenienti dalle tasse portuali di Mogadiscio erano spariti e, con loro, ha fatto perdere le sue tracce l’alto funzionario addetto alla cassa Muhiyadin Hassan Saytun.

Il Governatore della Banca Centrale somala Bashir Isse Ali

Il Governatore della Banca Centrale somala Bashir Isse Ali

Sul caso tacciono il Presidente Hassan Sheikh Mohamud e il Primo Ministro Omar Abdirashid Ali Sharmarke. Una sola persona è stata arrestata per la vicenda ma è stata subito rilasciata dietro cauzione. Tutti attendono un intervento dal Presidente Hassan Sheikh Mohamud che domina e controlla l’intera vita istituzionale del Paese e, in particolare, la Banca Centrale e l’attività finanziaria del Governo Federale. I maligni insinuano che il trafugamento sia stato organizzato in funzione dei costi per la campagna elettorale in corso. Entro il 30 ottobre dovranno essere rinnovate tutte le massime istituzioni somale.

Era da tempo che circolavano dubbi sull’integrità della Banca Centrale somala. Da quando l’ex governatrice Yussur Abrar si dimise nel novembre 2013, dopo meno di due mesi dalla nomina, in aperta polemica col Presidente Mohamud sull’autonomia dell’istituzione bancaria.

Questo scandalo getta il discredito sulla governance somala e crea un clima di sfiducia rispetto ai contribuenti, ai Paesi donatori e all’intera comunità internazionale.

Sul caso abbiamo chiesto in parere a Abdulkadir Aden Mohamud Jangeli, già presidente della Banca dello Sviluppo ai tempi di Siad Barre e attualmente negli Stati Uniti, il quale ha manifestato stupore e ha detto che, ai suoi tempi, un caso simile non avrebbe potuto accadere.






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