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La marcia per i detenuti in nome di Pannella e Papa Francesco

Shukri Said – Blog Primavera Africana- La marcia per l’amnistia, l’indulto e per il miglioramento delle condizioni carcerarie in nome di Marco Pannella e Papa Francesco erano presenti molte personalità che, nel bene e nel male, hanno rappresentato un pezzo di cronaca italiana di cui la Storia prima o poi si occuperà.

Si sono incontrati camminando lungo le vie di Roma, dal carcere di Regina Coeli al colonnato del Bernini in Piazza San Pietro, Totò Cuffaro e Adriano Sofri, Fabrizio Cicchitto e Vincenzo Vita, Don Luigi Ciotti e Benedetto Della Vedova, Mirella Parachini e Laura Harth, il vertice del mondo forense penale e Amnesty International.

E c’era pure Emma Bonino. Ma era una Emma Bonino solitaria, non protagonista di quella che è ed è stata anche una delle sue tante battaglie.

Alla testa della manifestazione di oggi il vertice dei Radicali

Alla testa della manifestazione di oggi il vertice dei Radicali

Alla testa del corteo c’erano solo i vincitori del Congresso di Rebibbia, il quadrumvirato di Maurizio Turco, Rita Bernardini, Antonella Casu e Sergio D’Elia con il supporto tecnico dell’Avv. Giuseppe Rosso Di Vita, inventore dell’”ipoteca” che tiene unito e immobilizza il patrimonio associativo di Marco Pannella. Un patrimonio ricco di idee e iniziative, ma anche di perle materiali come la sede storica di Via di Torre Argentina n. 76 a Roma e Radio Radicale che alla marcia era rappresentata dall’attuale direttore Alessio Falconio e dallo “storico” Direttore Massimo Bordin, tuttora responsabile del buon risveglio degli italiani con “Stampa e regime”.

La solitudine di Emma Bonino nel mondo radicale, che pure era unificato nella marcia, ha fatto impressione a tutti coloro che l’hanno vista per decenni marciare in prima fila assieme a Marco Pannella, che l’hanno vista alla testa di “Non c’è pace senza giustizia” ottenere il varo della Corte Penale Internazionale che oggi siede a L’Aja  e che hanno palpitato per lei quando ha annunciato la sua malattia e hanno gioito con lei quando ha comunicato di averla superata.

Proprio nel momento in cui Emma Bonino riscuote grande interesse sulla stampa nazionale e internazionale per i temi dei diritti civili da sempre cari ai Radicali, dall’immigrazione alle mutilazioni genitali femminili, dalla geopolitica, e dal mondo arabo in particolare, all’accoglienza, i massimi esponenti Radicali di oggi si privano del suo valore universalmente riconosciuto e della capacità di richiamo che la sua storia evoca.

Assieme a Emma Bonino rimangono poi emarginati dal gruppo di testa personalità Radicali come Marco Cappato e Riccardo Magi.

Marco Cappato, a capo dell’”Associazione Luca Coscioni”, ha il merito di aver picconato pezzo per pezzo la L. 40/2004 sulla fecondazione assistita, frutto di ideologie liberticide e antiscientifiche dell’epoca berlusconiana in virtù di quella caparbietà tipicamente radicale che ora dispiega per la legge sull’eutanasia.

Riccardo Magi, da poco confermato alla guida del “Radicali Italiani”, ha invece contribuito all’esplosione del bubbone di Mafia Capitale a Roma e vanta il merito di non essere stato accettato affianco di quello stesso PD romano che oggi è sul banco degli imputati.

Dall’altra parte Sergio D’Elia, con “Nessuno Tocchi Caino”, dopo la conquista all’ONU della moratoria sulla pena di morte, è oggi impegnato sulla divulgazione del film “Spes contra spem – Liberi dentro” per spronare, come ripeteva sempre Marco Pannella, ad essere speranza, più che avere speranza.

Matteo Angioli, che è impegnato nella battaglia per l’affermazione del diritto umano alla conoscenza, la più recente invenzione sulla quale Marco Pannella ha investito le ultime energie. Rita Bernardini che da un mese digiuna per le condizioni carcerarie e con le sue coltivazioni di cannabis sul terrazzo lotta anche affinché sia legalizzato l’uso delle droghe leggere.Rimane incomprensibile perché due anime così significative della Storia italiana e Radicale, fatta di rispetto, dialogo, tolleranza e determinazione non riescano più a convergere in un’unica direzione lavorando insieme per il bene di tutti.

E’ un paradosso che i Radicali, che hanno l’ambizione di correggere gli errori del mondo, non trovino il modo per superare le difficoltà al loro interno.

Papa Francesco saluta Emma Bopnino all'Udiena per la pace dell'11 maggio 2015

Papa Francesco saluta Emma Bonino all’Udienza per la pace dell’11 maggio 2015

Papa Francesco ha dimostrato pubblicamente in passato, sia con Marco Pannella che con Emma Bonino, di apprezzare e incoraggiare l’impegno dei Radicali nella società civile e non può essere un caso se, in questa situazione divisiva, sia mancata la citazione di Papa Francesco all’Angelus di oggi della presenza, per la prima volta nella storia, delle insegne Radicali a Piazza San Pietro.

Un elemento in più per meditare su ciò che non va nella galassia Radicale.






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