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Dio non vuole le donne nel Parlamento somalo

Shukri Said- Blog Primavera Africana -“Dio non  vuole le donne somale in Parlamento”, sono le sconcertanti parole di Sheikh Nur Barud Gurhan, esponente di spicco dell’Associazione clericale somala di Mogadiscio.

“Il sistema delle quote di genere previsto dell’attuale Costituzione provvisoria somala  – ha detto il religioso – non è conforme all’islam e mina le fondamenta della famiglia. Il consiglio religioso somalo-  conclude nella sua nota – mette in guardia la nazione e la sua gente contro il cosiddetto sistema di quote per le donne in politica”.

L’assegnazione del 30%  dei seggi parlamentari delle due camere alle donne preoccupa i religiosi e lo Sceicco Nur non ci sta. Per convincere le donne candidate a lasciare il posto ai colleghi maschi, richiama gli insegnamenti del Profeta secondo cui le donne saranno trattate in casa come regine dai mariti che faranno loro da maggiordomo.

Le sue parole, tuttavia, non fanno breccia tra le donne somale.

La Senatrice Jawahir Ahmed Ilmi – eletta nella Regione del Galmudug col 51% dei voti contro il 37% del concorrente maschio Abdi Samad – gli ha risposto che le donne somale ben conoscono l’abbandono nell’educazione dei figli, il lavoro che ricade in gran parte sulle loro spalle e l’impegno dei mariti nel completamento del numero di mogli che, secondo la loro lettura, il Corano gli assegnerebbe.






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