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Perché difendere i diritti umani?

Roberto MaliniRoberto Malini –

Perché difendere i diritti umani, nonostante si divenga invisi alle istituzioni, ai media, ai burattinai della cultura e dell’informazione? Perché difendere i diritti umani, quando ogni azione a tutela degli emarginati e dei perseguitati diventa sempre più difficile e le autorità, prima di riconoscere un diritto o evitare una deportazione, richiedono un numero esorbitante di documenti, testimonianze, prove e trattano gli attivisti come veri e propri nemici, cercando di delegittimarne il ruolo. Perché difendere i diritti umani, se non vi è alcun premio e – al contrario – si è sottoposti a ogni forma di repressione politica, poliziesca e giudiziaria da coloro che, invece, dovrebbero tutelare la giustizia e le leggi? Perché difendere i diritti umani, se si potrebbe voltare la faccia, davanti alle ingiustizie, tapparsi le orecchie in presenza di grida e lamenti, tener chiuse le labbra quando esse vorrebbero gridare il proprio sdegno? La risposta è semplice. Perché non vi è modo migliore di impiegare le proprie energie, la propria intelligenza, le proprie risorse, il proprio tempo. Perché è un modo meraviglioso di essere al mondo. Perché significa vivere la verità e non una comoda menzogna. Perché non vi è felicità più intensa che salvare una vita, dieci vite, cento vite; che opporsi al dolore con la fede e trasformarlo in diritto.

N.S. è salva, nei Paesi Bassi, e il futuro che la attende, adesso, è lo stesso che è davanti a noi. Non vi sarà solo sofferenza e umiliazione, ma sogni e speranza. Si difendono i diritti umani perché non si può rinunciare ai sogni e alla speranza.

Nella foto, tagliata in rispetto della sua privacy, N.S.

 






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