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Sanatoria per immigrati clandestini 2016

Una nuova sanatoria per la regolarizzazione degli immigrati è molto attesa ma anche molto improbabile: ecco il perché.

 

Nel 2015, come preventivato, la tanto attesa sanatoria per regolarizzare gli immigrati che vivono in Italia in condizioni di clandestinità non c’è stata. Lo scenario nel 2016 non appare diverso: le possibilità di avere un simile provvedimento sono davvero poche.

La sanatoria, a differenza del decreto flussi, non viene emanata ogni anno e non ha scadenze fisse. Essa si rivolge agli immigrati che sono già in Italia, affinché possano regolarizzare la loro posizione, ottenendo il permesso di soggiorno. Non riguarda, invece, quei soggetti che vogliano fare ingresso in Italia.

La sanatoria del 2012 ha fatto registrare un sensibile calo delle domande (129.814) rispetto a quella del 2009 (oltre 200.000 richieste), che peraltro era rivolta solo a colf e badanti. Ciò è dovuto al fatto che i requisiti richiesti ai migranti per potervi accedere sono diventati sempre più difficili da rispettare. Un esempio su tutti: l’obbligo di dimostrare la propria presenza in Italia dal 31.12.2011 tramite documenti rilasciati da organismi pubblici. Ma come avrebbe potuto un soggetto entrato nel nostro Paese illegalmente avere questo tipo di certificazioni? In seguito, il Ministero dell’Interno, di fronte alla evidente contraddizione, fu costretto a correggere il tiro: anche un certificato medico, il timbro sul passaporto o altri mezzi utili allo scopo potevano rappresentare una valida prova, ma ormai era troppo tardi.

La situazione attuale vive una fase di stallo. Il 2015 e il 2016 sono stati tristemente segnati dal terrorismo e l’allarme sociale in questo momento è altissimo. L’immigrazione viene pertanto percepita come una fonte di pericolo e il governo sa bene che ogni provvedimento a favore dei clandestini sarebbe accolto in maniera negativa dal popolo italiano. Di fatto, la riflessione più immediata che si potrebbe fare è: “ma come? In un momento del genere, lo Stato, invece di espellere i clandestini dal Paese, li regolarizza?”. A ciò si aggiunga che la convivenza tra profughi e italiani ha registrato focolai di rivolta sfociati in scenari da guerra civile, e che, in alcune zone, l’equilibrio che impedisce lo scontro corre sul filo del rasoio.

Lo Stato perde credibilità giorno dopo giorno. L’emanazione di una eventuale sanatoria sarebbe un autogol clamoroso, in quanto contribuirebbe ad agitare maggiormente la piazza. Pertanto, il motivo principale per cui, ad avviso di chi scrive, non ci sarà una nuova sanatoria, almeno nel breve periodo, è che il Governo tende a proteggere il proprio già flebile consenso: per fare questo la ricetta è più poliziotti e militari nelle strade, più espulsioni e rimpatri, e nessuna sanatoria.

Il problema immigrazione resta. La sanatoria non può essere la soluzione, cosi come non può esserlo l’adozione della linea dura, in attesa di una riforma della materia all’insegna della razionalità e della coerenza.

fonte: http://www.laleggepertutti.it/118336_sanatoria-per-immigrati-clandestini-2016






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