Mutilazioni genitali per 600 immigrate
(ANSA) – Oltre 600 tra donne e bambine immigrate e residenti in Umbria hanno subìto una qualche forma di mutilazione genitale: lo rivela una ricerca che la Regione Umbria ha commissionato alla Fondazione Angelo Celli. Lo studio, condotto tra il 2011 e il 2013, ha coinvolto sia le donne residenti in Umbria provenienti da Paesi con alta diffusione di mutilazioni genitali femminili, sia gli operatori socio-sanitari. Tra le motivazioni della pratica l’ordine religioso, quello estetico e la tradizione.
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