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Immigrazione, Alfano: “Mare Nostrum finisce a ottobre, ora è il turno dell’Europa”

Siamo ‘campioni del mondo dell’accoglienza’ ma, per il ministro dell’Interno, l’operazione si concluderà a ottobre, poi dovrà subentrare Frontex perchè la responsabilità della frontiera del Mediterraneo “deve essere europea”. Illustrati anche i dati su sicurezza e ordine pubblico

Italia campione del mondo dell’accoglienza, ma basta con l’operazione Mare Nostrum: ora è il turno dell’Europa. La stoccata sull’immigrazione arriva ancora una volta dal ministro dell’Interno Angelino Alfano che, in occasione della tradizionale conferenza stampa di Ferragosto, ha illustrato i dati: sono 101.480 i migranti sbarcati sulle nostre coste dall’inizio dell’anno a oggi, mentre 539 gli scafisti arrestati dal 1° maggio 2013 all’altro ieri. “La nostra linea – ha spiegato il ministro – resta la stessa: accogliere chi fugge da guerre e persecuzioni, ma anche rispettare le leggi per il contrasto dell’immigrazione clandestina”.

Stop all’operazione Mare Nostrum: ora tocca all’Europa
Alfano ha poi ricordato che “dall’avvio dell’operazione ‘Mare Nostrum’, lo scorso 18 ottobre, sono state salvate oltre 70mila persone. “Siamo orgogliosi di aver salvato vite” ma ha precisato. “L’operazione Mare Nostrum non deve fare il secondo compleanno perché, seppur lodevole, è nata a termine”. Il numero uno del Viminale ha poi ribadito che “la responsabilità della frontiera del Mediterraneo deve essere europea. I migranti non vogliono venire in Italia ma in Europa e quindi Frontex deve subentrare a Mare Nostrum”. Intanto proprio questa mattina è arrivata a Napoli la nave della Marina con oltre mille profughi mentre continuano gli sbarchi in Calabria e Sicilia e si contano purtroppo anche due morti.

“Un Paese che tiene grazie all’ordine pubblico”
Nella conferenza che si è svolta al termine della riunione del Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica, Alfano ha spiegato che “l’Italia è un Paese che tiene dal punto di vista dell’ordine pubblico, del contrasto alle frange antagoniste, della prevenzione e del contrasto al terrorismo internazionale”. “A garantire questa tenuta – ha sottolineato il ministro – sono gli uomini e le donne delle forze dell’ordine che fanno quotidianamente il loro dovere senza avere stipendi alti e lontani dalle luci dei riflettori”. Poi ha illustrato i risultati ottenuti nell’ultimo anno sui diversi fronti.

Sicurezza stradale: 1.689 morti in un anno
Altro tema la sicurezza sulle strada. “Gli incidenti stradali diminuiscono ma non possiamo dirci soddisfatti perché ogni anno continuano a morire troppe persone: negli ultimi 12 mesi ci sono state 1.689 vittime, è come se un intero paese di dimensioni abbastanza comuni in Italia sparisse. La sicurezza stradale rappresenterà una nostra priorità da qui al prossimo Ferragosto”. Lo ha sottolineato Alfano annunciando: “A settembre ci sarà un apposito Comitato nazionale, preceduto da una riunione con i tecnici del ministero dei Trasporti, per varare una strategia globale in tema di sicurezza stradale”.

A Ferragosto dispiegati 55mila uomini, 18mila in pattugliamento
Il ministro ha offerto anche un quadro della giornata di oggi riferendo che gli operatori della sicurezza messi in campo dal Viminale per Ferragosto sono 55.457, di cui 18.277 impegnati in operazioni di pattugliamento.

fonte: rainews.it






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