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Il ‘premio’ del governo Renzi: ‘Più immigrati, più fondi ai comuni’

Il progetto è stato esposto dal ministro Alfano: ‘Incentivi per far partecipare tutti gli enti locali all’accoglienza’

Nelle ultime 48 ore ben undicimila immigrati sono sbarcati nelle coste siciliane, calabresi e pugliesi. Così gli uomini della Guardia costiera e della Marina militare continuano a trainare le carrette del mare, per poi affidare gli stranieri alle equipe di medici presenti nei grandi centri, dai quali vengono successivamente smistati nella Penisola attraverso il monitoraggio delle prefetture e infine affidati alle solite cooperative.

Un protocollo consolidato ormai da anni, che, oltre ad essere ricco di lacune come denunciato dai vari sindacati di polizia, ha prodotto diversi scandali a partire da Mafia Capitale.

Dall’Europa nessun aiuto, al di là di qualche trasferimento in Germania rivelatosi un’arma a doppio taglio per la cancelliera Merkel che è stata pesantemente sconfitta alle scorse regionali a causa delle politiche di accoglienza e di integrazione messe in campo.

Una vera e propria disfatta che l’ha fatta tornare sui suoi passi, soprattutto in vista delle elezioni politiche fra un anno.

Così il governo Renzi ha pensato di ridistribuire gli immigrati premiando a suon di fondi i comuni pronti a spalancare le porte dei propri territori.

Come? “La mia idea è di introdurre incentivi premiali per far partecipare tutti i comuni all’accoglienza. Chi più fa, più riceve in termini di risorse e personale. E’ questo lo schema su cui lavoriamo”, è il progetto del ministro dell’Interno, Angelino Alfano, intervenendo ieri alla Scuola per la Democrazia di Aosta sul tema dell’accoglienza e del nuovo piano di ripartizione dei migranti.

Com’è noto, le amministrazioni locali sono state vittime in questi anni di pesanti tagli ai fondi statali e, come se non bastasse, devono fare i conti con un’altra spada di Damocle: il patto di stabilità, che spesso non permette neanche l’assunzione di nuovo personale.

Il connubio renziano è chiaro: più immigrati, più fondi ai comuni.






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